Drone spia, come funzionano e cosa diventeranno

La CIA ha aperto l’anno 2013 con una raffica di droni spia sul Pakistan, martellando gli obiettivi talebani su tutto il paese.

Drone. L’attacco nel nord del Waziristan ha fatto crescere il numero di attacchi di droni nel paese.

Gli attuali funzionari dell’Intelligence USA hanno attribuito l’aumento del numero di assalti all’urgenza dell’amministrazione Obama di riportare a casa circa 6 mila truppe entro il 2014.

drone

Gli attacchi degli ultimi giorni sono stati visti come un modo per indebolire gli avversari prima del ritiro e far vedere che gli Stati Uniti sono ancora in grado di lanciare attacchi notevoli.

“La rapida escalation di droni della CIA può essere un segnale per i gruppi che, come Al-Qaeda, rappresentano una minaccia per gli States” – ha rivelato l’esperto di antiterrorismo Seth Jones al Washington Post.

“Col senno di poi, nella guerra in Medio Oriente, i droni possono essere l’arma più importante contro i gruppi militari avversari” – ha concluso.

Come nascono i droni

I droni, o meglio aeromobile a pilotaggio remoto (APR), sono velivoli tecnologicamente avanzati senza piloti umani a bordo.

Per questo il volo viene controllato in remoto anche a notevole distanza oppure, nel caso di quelli più “consumer”, con telecomandi da terra.

Sebbene nasca in ambito militare, il loro utilizzo è ampio anche nelle applicazioni civili come quelle messe in atto da gruppi di soccorso (prevenzione, ricerca, prelevamento) o di monitoraggio ambientale.

Il primo modello di drone venne realizzato dall’esercito austriaco quando nel 1849 cercarono di attaccare Venezia attraverso l’utilizzo di palloni carichi di esplosivo, lanciati a distanza.

In quel caso l’esperimento riuscì a metà visto che molti palloni, spinti dal vento, caddero sulle forze austriache prima di raggiungere la laguna.

L’evoluzione dei droni e l’utilizzo in campo militare

Con il tempo il concetto di drone è stato ulteriormente specializzato in ambito militare quando durante la prima guerra mondiale venne lanciato il primo aereo senza pilota, l’Aerial Target, che nel 1916 veniva controllato a distanza tramite radio.

I finanziamenti al settore militare permisero di migliorare oltremodo i droni realizzando i primi modelli di aerei radiocomandati in scala, successivamente dati in dotazione all’esercito statunitense durante la Seconda Guerra Mondiale e poi in Vietnam.

Anche l’Italia entrò nel giro della produzione di droni, specialmente negli anni ’70 con la realizzazione del CL-89 e subito dopo con l’adozione del Mirach 20 e dei modelli RQ-1 Predator realizzati dalla General Atomics .

Dobbiamo ricordare che molti parlano della responsabilità oggettiva del controllo dei droni per la quale il traffico aereo dei droni dovrebbe essere equiparabile a quello aereo militare.

La politica e le regola nei confronti dei droni dovrebbe quindi considerarli come mezzi di invasione territoriale, un atto ostile contro il paese che subisce l’ingresso nei cieli di questi mezzi spesso utilizzati per spionaggio e attività federali.

L’evoluzione dei droni

Come spesso accade in ambito tecnologico, anche i droni sono passati da un piano prettamente militare ad uno più “consumer”.

Dagli Ar Drone di Parrot che si comandano attraverso smartphone all’utilizzo dei droni in agricoltura, come nel caso del Precision Farming (agricoltura di precisione) umbro.

TeamDev, software house umbra, ha deciso in questi ultimi anni di puntare all’innovazione investendo nello sviluppo di soluzioni GIS (Geographic Information System) assieme alle innovazioni nel campo dei droni.

Tale decisione si basa sulla forte convinzione che nuove tecnologie possano dare un contributo sia allo studio e allo sviluppo del territorio sia alla prevenzione di calamità naturali.

Ciò ha spinto l’azienda a creare il progetto “GEOCARE” insieme all’Istituto Agrario “Ciuffelli-Einaudi” di Todi per promuovere appunto la ricerca sperimentale ma anche la formazione all’uso di strumenti innovativi per il Precision Farming.

Tramite una stretta collaborazione con l’azienda Siralab Robotics, specializzata nella progettazione e produzione di UAV.

Si stanno sviluppando software per la creazione di mappe di vigoria attraverso l’utilizzo di mini-UAV.

Uno degli utilizzi più comuni dei moderni droni è quello della sorveglianza di aree particolarmente a rischio.

Come ad esempio quelle colpite dal terremoto in Emilia.

In particolare è balzato alle cronache il volo del drone radiocomandato sulla chiesa arcipretale di San Felice sul Panaro.

All’interno venne scoperto il parroco della chiesa che attendeva la protezione civile per mettere in salvo alcune delle opere d’arte presenti nell’edificio, tra cui un crocifisso ligneo donato dalla famiglia Pio nel 1700. Microspie

Fonte Panorama

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Autore

  • Francesco Polimeni

    Esperto blogger nel settore della sicurezza e della sorveglianza. Condivide la sua vasta esperienza in questo campo, offrendo consigli, approfondimenti e aggiornamenti sulle ultime tecnologie e tendenze in materia di sicurezza e privacy. La sua expertise nel settore è rinforzata dalla sua lunga carriera e dalla profonda conoscenza delle tecniche di sorveglianza e contro sorveglianza.

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