NSO Group cessa le vendite di Pegasus ai governi

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L’azienda israeliana NSO Group, produttrice del software spyware Pegasus, ha annunciato il 20 luglio 2023 che cesserà le vendite di Pegasus ai governi. La decisione è stata presa a seguito delle critiche internazionali sull’uso dello spyware per spiare giornalisti, attivisti e politici.

Il caso Pegasus:

Il caso Pegasus ha iniziato a emergere nel 2019, quando il quotidiano israeliano Calcalist ha riferito che lo spyware era stato utilizzato per spiare giornalisti e attivisti in diversi paesi. Nel 2021, un’inchiesta giornalistica internazionale, denominata “Pegasus Project”, ha rivelato che Pegasus era stato utilizzato da diversi governi per spiare oltre 50.000 persone in tutto il mondo.

LEGGI ANCHE: Metodologia Forense: Come individuare il Spyware Pegasus del Gruppo NSO

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Tra le vittime figuravano anche giornalisti di spicco, come Jamal Khashoggi, ucciso nel 2018 in Turchia.

Panoramica del software Pegasus e delle sue funzionalità:

Pegasus è un software spyware altamente sofisticato che può essere utilizzato per accedere e controllare i dispositivi mobili. Il software può essere installato sul dispositivo senza il consenso dell’utente, sfruttando una vulnerabilità del sistema operativo o inviando un link dannoso. Una volta installato, Pegasus può accedere a tutte le informazioni archiviate sul dispositivo, tra cui messaggi, chiamate, e-mail, foto e posizione. Può anche attivare il microfono e la fotocamera del dispositivo per spiare l’utente.

Pegasus è uno spyware di sorveglianza sviluppato da NSO Group, un’azienda israeliana. È uno dei software di sorveglianza più potenti al mondo, ed è stato utilizzato per spiare giornalisti, attivisti e politici di tutto il mondo.

Pegasus è un software di tipo “zero-click”, il che significa che può infettare un dispositivo senza che l’utente debba fare nulla. Questo avviene attraverso una vulnerabilità nel sistema operativo del dispositivo, che viene sfruttata da Pegasus per installarsi in modo invisibile.

Una volta installato, Pegasus ha accesso a una vasta gamma di informazioni dal dispositivo infettato, tra cui:

  • Messaggi di testo
  • Registrazioni audio
  • Foto
  • Video
  • Posizione GPS
  • Registri delle chiamate
  • Accesso a tutte le app installate

Pegasus può anche essere utilizzato per attivare il microfono e la fotocamera del dispositivo infettato senza che l’utente ne sia a conoscenza.

NSO Group afferma che Pegasus viene utilizzato solo per scopi legali, come la lotta al terrorismo e la criminalità. Tuttavia, sono state numerose le accuse secondo cui Pegasus è stato utilizzato per spiare giornalisti, attivisti e politici.

Nel 2021, un’indagine di Amnesty International ha rivelato che Pegasus è stato utilizzato per spiare almeno 180 giornalisti in 20 paesi. L’indagine ha anche rivelato che Pegasus è stato utilizzato per spiare attivisti e politici in tutto il mondo.

L’uso di Pegasus rappresenta una grave minaccia per i diritti umani. Lo spyware può essere utilizzato per intimidire e silenziare giornalisti, attivisti e politici. Può anche essere utilizzato per sovvertire governi e interferire con le elezioni.

Ecco un approfondimento sulle funzionalità di Pegasus:

  • Infezione zero-click: Pegasus può infettare un dispositivo senza che l’utente debba fare nulla. Questo avviene attraverso una vulnerabilità nel sistema operativo del dispositivo, che viene sfruttata da Pegasus per installarsi in modo invisibile.
  • Accesso a una vasta gamma di informazioni: Una volta installato, Pegasus ha accesso a una vasta gamma di informazioni dal dispositivo infettato, tra cui messaggi di testo, registrazioni audio, foto, video, posizione GPS, registri delle chiamate e accesso a tutte le app installate.
  • Attivazione del microfono e della fotocamera: Pegasus può anche essere utilizzato per attivare il microfono e la fotocamera del dispositivo infettato senza che l’utente ne sia a conoscenza.

Queste funzionalità rendono Pegasus uno strumento di sorveglianza estremamente potente e pericoloso.

Critiche a Pegasus e conseguenze dell’annuncio di NSO Group:

L’uso di Pegasus per spiare giornalisti e attivisti è stato condannato da diverse organizzazioni per i diritti umani. Human Rights Watch ha affermato che Pegasus è “un potente strumento di repressione” che può essere utilizzato per “silenziare le voci critiche”. Amnesty International ha definito Pegasus “una minaccia per la libertà di stampa e la democrazia”.

L’annuncio di NSO Group di cessare le vendite di Pegasus ai governi è stato salutato come un passo importante per la tutela dei diritti umani. Tuttavia, alcuni esperti hanno espresso dubbi sulla reale efficacia della misura, sottolineando che Pegasus è ancora disponibile sul mercato nero.

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Pegasus è stato oggetto di numerose critiche da parte di organizzazioni per i diritti umani, di esperti di sicurezza informatica e di governi. Le critiche principali riguardano:

  • La sua potenza e la sua capacità di violare la privacy degli utenti. Pegasus è in grado di accedere a tutte le informazioni presenti su un dispositivo mobile, inclusi i messaggi, le chiamate, i dati di navigazione e le foto. Ciò significa che può essere utilizzato per spiare le persone in modo completo e senza che esse ne siano a conoscenza.
  • La sua disponibilità a governi autoritari. Pegasus è stato venduto a governi di diversi paesi, alcuni dei quali hanno un record di violazioni dei diritti umani. Ciò ha sollevato preoccupazioni sul fatto che Pegasus possa essere utilizzato per spiare dissidenti politici, giornalisti e attivisti per i diritti umani.
  • La mancanza di trasparenza da parte di NSO Group. NSO Group ha rifiutato di fornire informazioni sul suo software e sul suo processo di vendita. Ciò ha reso difficile per le organizzazioni per i diritti umani e gli esperti di sicurezza informatica valutare i rischi associati a Pegasus.

Conseguenze dell’annuncio di NSO Group

L’annuncio di NSO Group di interrompere le vendite di Pegasus a governi di paesi con un record di violazioni dei diritti umani è un passo positivo. Tuttavia, è importante notare che questo annuncio non risolve tutti i problemi associati a Pegasus.

In primo luogo, è ancora possibile che Pegasus venga utilizzato da governi di paesi con un record migliore in materia di diritti umani. In secondo luogo, Pegasus è ancora disponibile a governi di paesi che non hanno un record di violazioni dei diritti umani, ma che potrebbero comunque utilizzare il software per spiare i propri cittadini.

Inoltre, è importante notare che NSO Group ha dichiarato che continuerà a vendere Pegasus a governi di paesi con un “buon record di rispetto dei diritti umani”. Tuttavia, non è chiaro come NSO Group definirà questo concetto.

In conclusione, l’annuncio di NSO Group è un passo positivo, ma è importante continuare a monitorare la situazione e a chiedere a NSO Group di adottare misure più concrete per garantire che Pegasus non venga utilizzato per violare i diritti umani.

Ecco alcuni suggerimenti per le organizzazioni per i diritti umani e gli esperti di sicurezza informatica per continuare a monitorare la situazione:

  • Monitorare le vendite di Pegasus a governi di paesi con un record di violazioni dei diritti umani.
  • Premere NSO Group per fornire maggiori informazioni sul suo software e sul suo processo di vendita.
  • Sostenere l’adozione di leggi che regolamentino la vendita e l’uso di software di sorveglianza.

Analisi delle possibili soluzioni per regolamentare l’uso dello spyware:

La vicenda Pegasus ha contribuito a sollevare un dibattito importante sulla necessità di regolamentare l’uso dello spyware. Tra le possibili soluzioni, si possono considerare le seguenti:

  • Un trattato internazionale che proibisca l’uso dello spyware per scopi illeciti.
  • Una legislazione nazionale che obblighi i governi a ottenere un mandato preventivo per utilizzare lo spyware.
  • La creazione di un’autorità indipendente per monitorare l’uso dello spyware.

Conclusione:

La decisione di NSO Group di cessare le vendite di Pegasus ai governi è un passo positivo per la tutela dei diritti umani. Tuttavia, è importante continuare a monitorare l’uso dello spyware e a promuovere la regolamentazione di questo settore.

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Autore

  • Francesco Polimeni

    Francesco Polimeni è un esperto riconosciuto nel campo del Technical Surveillance Counter Measures (TSCM), con oltre trent'anni di esperienza nel settore della sicurezza e del controspionaggio.

    Dopo una carriera come agente della Polizia di Stato, ha fondato Polinet S.r.l. a Roma, un'azienda leader nelle bonifiche elettroniche e nella vendita di dispositivi di sorveglianza.

    Dal 2001 è Amministratore Unico della Polinet S.r.l., tra le società leader in Italia esperte in tecnologie di Controsorveglianza e Anti Intercettazioni.

    La sua specializzazione include la bonifica di microspie in ambienti privati e professionali, nonché la rimozione di localizzatori GPS nascosti nei veicoli.

    Polimeni è anche un volto noto nei media italiani, avendo partecipato a numerose trasmissioni televisive di rilievo come "Porta a Porta" e "Matrix", dove è spesso invitato come esperto per discutere di tematiche legate alla sicurezza delle informazioni e al controspionaggio.

    La sua attività non si limita alla capitale; infatti, offre i suoi servizi di bonifica in tutta Italia, mantenendo un alto livello di riservatezza e professionalità in ogni intervento.

    Francesco Polimeni è iscritto al Ruolo Periti ed Esperti dalla C.C.I.A.A. di Roma al numero *** RM-2368 *** quale "Esperto in Sistemi di Prevenzione del Crimine".

    Competenze chiave:

    - Bonifiche elettroniche e rimozione di dispositivi di sorveglianza

    - Consulenze tecniche per la prevenzione del crimine

    - Utilizzo di tecnologie avanzate per il rilevamento di localizzatori GPS

    - Esperienza pluriennale nel settore TSCM e controspionaggio

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