Mini Allarme tascabile produce un segnale acustico molto forte ed è utilizzabile come difesa antiaggressione, allarme antintrusione e come antifurto a strappo.
Francesco Polimeni, responsabile di http://www.spiare.com presenta il Mini Allarme Tascabile PLM-ALLM-ANTF. L'allarme produce un segnale acustico molto forte ed è utilizzabile come difesa antiaggressione, allarme antintrusione e come antifurto. Per saperne di più visita: https://www.spiare.com/allarme-antifurto-antiaggressione.html
L'allarme antiaggressione è un dispositivo di sicurezza personale che emette un segnale acustico di 120 decibel per scoraggiare gli aggressori e richiamare l'attenzione immediata. Come confermato dagli esperti legali, "gli allarmi personali consistono in un piccolo dispositivo che emette un suono acutissimo, che supera di norma i 100 decibel" e "si tratta di uno strumento comunemente considerato legale" in Italia (fonte: AvvocatoFlash).
Il meccanismo di attivazione a strappo rappresenta il punto di forza di questo dispositivo di difesa personale: basta tirare il perno metallico collegato al laccio per innescare istantaneamente la sirena acustica e la luce lampeggiante integrata. L'allarme si arresta solo reinserendo il perno, garantendo un segnale continuo fino all'intervento dei soccorsi.
Le statistiche sulla violenza in Italia evidenziano un'emergenza reale che rende necessari strumenti di difesa accessibili. Secondo i dati ISTAT 2024, il 31,5% delle donne italiane ha subito violenza fisica o sessuale nel corso della vita, con oltre 2.900 violenze sessuali registrate nei primi sei mesi del 2024 (fonte: ISTAT - Violenza sulle donne).
Il fenomeno è in crescita allarmante: le chiamate al numero 1522 sono aumentate da 19.000 a oltre 32.000 nel primo semestre 2024, segnalando che "una vittima ogni dieci minuti" richiede aiuto per aggressioni o atti persecutori (fonte: Osservatorio Diritti). Il 91% delle violenze sessuali registrate hanno vittime di genere femminile, mentre il 74% degli atti persecutori colpisce donne.
A differenza di altri strumenti di autodifesa, gli allarmi personali non rientrano nelle restrizioni della normativa sulle armi. Il D.lgs 81/2008 all'articolo 74, comma 1, esclude esplicitamente dai dispositivi di protezione individuale "i materiali per l'autodifesa o per la dissuasione" (fonte: Normattiva - D.lgs 81/2008).
Questo significa che l'allarme antiaggressione può essere portato e utilizzato liberamente in qualsiasi luogo pubblico o privato, senza autorizzazioni speciali. La sua efficacia deterrente "ha la duplice funzione di attirare l'attenzione di terze persone nelle vicinanze e di dissuadere o mettere in fuga l'aggressore, che sorpreso e allarmato dal clamore potrebbe decidere di allontanarsi" (fonte: AvvocatoFlash).
L'utilizzo primario è la protezione personale durante gli spostamenti. Portando l'allarme al collo con il laccio fornito, è possibile attivarlo istantaneamente in caso di minaccia, aggressione o molestia. Il suono improvviso di 120 decibel crea disorientamento nell'aggressore e richiama l'attenzione di passanti, aumentando le possibilità di fuga o intervento.
Il dispositivo include un sensore a contatto a morsetto per porte e finestre. Inserito tra il telaio e l'anta, si attiva automaticamente al primo tentativo di apertura non autorizzata, emettendo l'allarme acustico e il lampeggiante. Per interrompere il segnale è necessario richiudere il morsetto, impedendo intrusioni silenziose.
Una funzione particolarmente utile per prevenire borseggi e scippi: fissando il dispositivo all'interno della borsa e collegando il laccio al passante dei pantaloni con il moschettone, qualsiasi tentativo di furto provoca lo strappo del perno e l'immediata attivazione dell'allarme.
Considerando che il 13,2% delle donne italiane ha subito violenza da estranei e il 13% da conoscenti (fonte: ISTAT - Il numero delle vittime), questo dispositivo è particolarmente indicato per:
A differenza dello spray al peperoncino, regolamentato dal DM 12 maggio 2011 n. 103 con specifici requisiti tecnici (fonte: Sicuritalia - Allarme antiaggressione), l'allarme acustico non richiede alcuna registrazione e non comporta rischi di lesioni accidentali all'utilizzatore.
Rispetto alle app di sicurezza per smartphone, garantisce:
Per la difesa personale:
Per l'antintrusione:
Sì, è completamente legale. Come stabilito dal D.lgs 81/2008, i dispositivi acustici per autodifesa non rientrano nella categoria delle armi né richiedono autorizzazioni. Possono essere portati e utilizzati liberamente in qualsiasi contesto pubblico o privato senza violare alcuna normativa.
Un segnale di 120 decibel è paragonabile al rumore di un aereo al decollo a distanza ravvicinata. Causa disagio immediato, disorientamento e dolore uditivo temporaneo, spingendo l'aggressore ad allontanarsi rapidamente. È sufficientemente forte da essere udito a centinaia di metri di distanza.
L'esposizione prolungata a 120 decibel può causare danni uditivi, ma l'utilizzo dell'allarme antiaggressione è progettato per durare pochi secondi. È importante non attivarlo vicino alle proprie orecchie e reinserire il perno appena possibile dopo essersi messi in sicurezza.
Con una batteria 9V standard, l'allarme può funzionare per diverse ore consecutive. Si consiglia di sostituire la batteria ogni 6-12 mesi anche senza utilizzo, per garantire il funzionamento immediato in caso di emergenza. Un test mensile è raccomandato.
Sì, fissando il dispositivo al telaio e collegando il laccio con moschettone a un punto fisso (palo, rastrelliera), qualsiasi tentativo di furto provocherà lo strappo del perno e l'attivazione dell'allarme, attirando l'attenzione e scoraggiando il ladro.
Assolutamente. Anziani o persone con condizioni mediche possono usarlo come sistema di soccorso rapido: in caso di caduta, malore o necessità di aiuto immediato, basta tirare il laccio per richiamare l'attenzione di vicini, familiari o passanti.
No, non c'è obbligo di denuncia per l'utilizzo di un allarme acustico. Tuttavia, se l'attivazione è dovuta a un tentativo di aggressione, rapina o furto, è consigliabile sporgere denuncia alle autorità competenti per documentare l'accaduto.
Il dispositivo non è certificato waterproof. Si consiglia di proteggerlo dalla pioggia intensa e dall'immersione in acqua. Per utilizzo in condizioni meteorologiche avverse, è possibile riporlo in una tasca o borsa protetta.
Con il 24,7% delle donne italiane che ha subito violenza da uomini non partner (fonte: ISTAT), l'allarme antiaggressione rappresenta uno strumento di prevenzione fondamentale, legale ed economico.
La semplicità d'uso, l'assenza di restrizioni normative e la versatilità di applicazione lo rendono un accessorio indispensabile per chiunque voglia aumentare la propria sicurezza personale senza ricorrere a dispositivi potenzialmente pericolosi o regolamentati.
Caratteristiche chiave:
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