Se hai dato un occhiata in internet o su qualsiasi altro sito di dispositivi tecnologici avrai sicuramente visto che sono in vendita numerose tecnologie capaci di funzionare come microspie, tali da registrare le conversazioni o riprendere i presenti nel corso di un incontro a loro insaputa. I costi di questi prodotti sono abbastanza economici.
Ne esistono molti tipi: da quelli a forma di sveglia, di penna o di accendino a quelli talmente piccoli che li puoi nascondere nel taschino della camicia. Anche una semplice penna usb può avere un registratore vocale nascosto.
Ma tutte queste tipologie di microspie sono legali? Te lo sarai sicuramente chiesto ed i rivenditori ti avranno detto di sì. Non è sempre così. In alcune volte utilizzare una microspia comporta un illecito penale, mentre in altri casi utilizzarle è lecito.
Tra poco vedremo come utilizzare una microspia senza compiere un reato.
Condizioni per utilizzare una microspia
Si può utilizzare una microspia senza compere reato, anche se i presenti non ne sono al corrente (e quindi a loro insaputa) E' possibile a patto che:
1) - chi effettua la registrazione deve essere presente nel momento in cui registra la conversazione
2) - il posto ove effettua la registrazione non deve essere la privata dimora (casa, ufficio, ecc) del soggetto “registrato” che non ne è a conoscenza;
al di fuori di queste ipotesi si commette invece il reato di interferenze nella vita privata.
Vediamo concretamente che significa tutto ciò.
Vietato nascondere una microspia e andare via
Non si può nascondere una microspia accesa in una stanza e poi andare via, creando in questo modo l’illusione ai presenti che vi rimangono di non essere sottoposti a intercettazione.
Per iniziare diciamo che si può registrare una conversazione o videoriprendere un’altra persona, a sua insaputa, a condizione di essere fisicamente presenti in quel luogo e di partecipare (anche passivamente) alla discussione.
La Corte di Cassazione ha deciso che chi parla accetta la possibilità di essere registrato, funzione che pertanto è del tutto lecita sia che avvenga in modo palese (è il caso di chi avvisa i presenti che la conversazione sarà registrata), che nascosto (l’ipotesi è quella di chi usa la microspia occultata in un oggetto).
Si può avviare la registrazione anche dal telefono cellulare o da una microspia sempre a patto di non allontanarsi.
Compierebbe reato di interferenze nella vita privata la persona che, prima di uscire di casa, lasci un registratore vocale spia nascosto in modo da controllare ciò che succede in casa.
Vietato registrare con una microspia in casa altrui
Il secondo divieto nell’utilizzo della microspia riguarda il posto dove avviene. Anche se, infatti, il soggetto che effettua la registrazione o che riprende è presente, questo non può effettuare le “intercettazioni” nei luoghi di privata dimora altrui e nelle loro pertinenze.
In altro modo commetterebbe reato (a meno che non vi sia l’esplicito consenso del soggetto registrato).
Perciò non si può utilizzare una microspia nell’abitazione, nell’ufficio privato e nello studio di un’altra persona. Non è permesso neanche nel garage considerato pertinenza.
Un attività commerciale, se aperto al pubblico e alla clientela, non è contemplata privata dimora e perciò è possibile utilizzare la microspia senza restrinzioni per registrare quello che dice il venditore o un’altra persona; non è più luogo pubblico la stanza dove il commerciante ha la propria scrivania e dove non fa entrare nessuno senza permesso.
Come vedremo più avanti, l’autovettura non è contemplata privata dimora e quindi possiamo registrare ciò che gli altri dicono. Non è una privata dimora un ufficio pubblico (il Comune, l’Inps, ecc.), l’autobus, il treno, la metropolitana dove è possibile registrare ciò che viene detto dagli altri.
Per esempio, chi registra una conversazione con l’addetto allo sportello delle Poste non compie reato; se però lo fa nell’ufficio del direttore, che non è aperto al pubblico, è responsabile penalmente.
Secondo la Cassazione, nel concetto di privata dimora sono considerati soltanto i luoghi non aperti al pubblico, né accessibili a terzi senza il permesso del proprietario e nei quali si svolgono non occasionalmente atti della vita privata.
Lo studio professionale è considerato una privata dimora, non essendo un ufficio aperto al pubblico ma solo ai propri clienti; perciò è vietato registrare di nascosto la conversazione con un medico, un avvocato o un commercialista (tanto per dare un idea).
E' consentito registrare una conversazione avuta con un poliziotto o un carabiniere in mezzo alla strada, nel corso di un controllo di polizia.
E' possibile accendere una microspia in automobile?
La Corte di Cassazione ha valutato che l’automobile non può essere ritenuta una privata dimora. Per questo motivo, se ad esempio Tizio accetta un passaggio nell’auto di Caio e non curante del fatto di essere “ospite”, registra ciò che Caio dice non compie reato.
La Cassazione ha infatti spiegato che non è punita da nessun articolo penale l’installazione di microspie per spionaggio utili all’intercettazione ambientale tra presenti in autovetture private.
Naturalmente, per evitare che scatti il reato, è obbligatorio che il soggetto che registra sia presente; se invece dovesse lasciare nascosta nell’auto la microspia in modo da ascoltare, in un secondo momento, ciò che è stato registrato, il reato sarebbe consumato lo stesso.
Come utilizzare una microspia senza compiere nessun reato
Riassumendo, si può utilizzare una microspia senza compiere nessun reato solo se:
1) - siamo presenti alla registrazione e non si è nella privata dimora o nelle pertinenze della persona registrata.
Perciò possiamo liberamente registrare in auto, in luoghi pubblici (uffici, strada, ecc.), in luoghi aperti al pubblico (parcheggi, negozi, ecc.), all’interno della propria abitazione con gli invitati, in un mezzo pubblico (un tram, la metro, ecc.).
Non è consentito utilizzare la microspia video sulla strada per registrare il passaggio dei pedoni all’oscuro di essere video registrati.