A Mogadiscio, in Somalia, è stato distrutto un drone. Avvenimento piuttosto diffuso in una zona di guerra. La tipicità sta nel fatto che il minuscolo drone era molto somigliante ad un grande volatile, forse aveva le sembianze di un aquila. La cronaca riporta che la distruzione si è verificata il 1 maggio ad opera della National Intelligence and Security Agency della Somalia, e ancora non è risaputo se precedentemente siano stati distrutti apparecchi simili.
Il drone in questione era dunque costruito per sembrare un rapace agli occhi di chi lo guardava da terra. Non soltanto per i lineamenti, ma anche per il modo di svolazzare che riproduce il movimento delle ali di un uccello. Una chiara spiegazione del fatto che la relativamente attuale scienza tecnologica dei droni si è evoluta tanto, con le ditte produttrici che hanno sostituendo fisionomie, dimensioni e planate di questi apparecchi per copiare sempre di più e sempre meglio il modo di fare di chi in cielo vola per natura e senza intenzioni aggressive, per "mischiarsi" fra la gente, o meglio in volo.