In Paraguay da oggi il via al “Sistema nazionale d’intelligence” (Sin)

Nel Paraguay inizia il Sistema nazionale d’intelligence (Sin). La Camera dei deputati del paese sud americano ha acconsentito le modifiche inserite dal Senato sul Sin, trasformando in legge il provvedimento. Tutto il potere legislativo si è detto unito sulla necessità di avviare un meccanismo che unisca le informazioni e le attività che servono per la sicurezza della nazione. Il progetto è il risultato di un attività delle istituzioni e il nuovo sistema potrà avere a disposizione – sin dall’inizio – il sostegno dell’Inghilterra, Stati Uniti, Israele e Colombia. Il Servizio di intelligence potrà agire in tutti i settori del potere Paraguaiano, non soltanto nell’ambito militare ed avrà lo scopo di fornire informazioni, che verranno consegnate ai… Continua a leggere

Ecco la strategia dell’Intelligence italiana sulla cyber-security

Intelligence. La minaccia non è più solo alla sicurezza fisica, o ad uno Stato sovrano, ma al sistema Paese, all’integrità patrimoniale, industriale e ai sistemi produttivi. E’ questo lo scenario in cui deve muoversi l’Intelligence del mondo 2.0. I servizi segreti devono saper reagire a una minaccia che è diffusa e in mutazione costante, e guardarsi da azioni simili a quella di downgrading strutturale. “L’intelligence è l’unico strumento per prevenire attentati e per arrivare alla sicurezza generale”, ha spiegato l’ex ministro degli Esteri Franco Frattini, presidente della SIOI, la Società Italiana per l’Organizzazione Internazionale, intervenendo alla conferenza su ‘Le sfide della nuova intelligence’. Le attività di Intelligence ”non solo uno degli assi fondamentali della sicurezza del sistema-Paese, ma rappresentano lo strumento imprenscindibile per l’adozione di decisioni ad… Continua a leggere

I servizi segreti lanciano l’allarme: “La Cina si sta ‘comprando’ l’Italia”.

«La Cina si sta appropriando dei settori industriali più strategici, approfittando di questo grave momento di crisi, e ora che la conferma ci arriva addirittura dall’intelligence italiana dobbiamo agire per non permettere ai cinesi di “comprarsi” il nostro Paese, lasciando a noi soltanto le briciole». È Questa la reazione dell’europarlamentare toscano Claudio Morganti (ELD) all’allarme lanciato dai servizi segreti italiani che in un’inchiesta, di cui si è data oggi notizia sulla stampa, hanno rilevato il crescente aumento di acquisizioni, da parte di imprese cinesi, di attività strategiche per l’Italia, “target prioritario per la Cina” nei settori del “lusso, dell’automazione industriale, dei beni strumentali e delle tecnologie ambientali”. I servizi di intelligence hanno anche denunciato una massiccia presenza cinese nella riconversione di grandi zone industriali italiane, come il recupero dell’area Falck di Sesto San Giovanni, e il rischio di pericolose speculazioni nel settore immobiliare e dell’industria navale. Continua a leggere