Cyber Spionaggio: Il Wi-Fi Rivela Più di Quanto Pensiamo

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Il Wi-Fi, una tecnologia onnipresente nelle nostre vite, potrebbe essere un potenziale strumento di spionaggio. Questa è la conclusione di uno studio condotto da ricercatori dell’Università di Pittsburgh, negli Stati Uniti. Questa ricerca ha dimostrato che il Wi-Fi può essere utilizzato per raccogliere e registrare il comportamento umano all’interno delle stanze, fornendo informazioni che altrimenti non sarebbero accessibili.

Una Nuova Potenzialità del Wi-Fi

Il team di ricerca, composto da Jiaqi Geng, Dong Huang e Fernando De la Torre, ha indagato se il Wi-Fi potesse essere utilizzato per raccogliere e registrare il comportamento umano all’interno delle stanze. Hanno scoperto che i segnali Wi-Fi, come tutte le onde radio, subiscono leggere variazioni quando incontrano oggetti e persone, fornendo informazioni sulla loro forma e movimento.

Wi-Fi e Cyber Spionaggio: Esperimenti e Risultati

I ricercatori hanno utilizzato un algoritmo di intelligenza artificiale per analizzare i segnali Wi-Fi provenienti da una stanza con router appropriati. Questo algoritmo è stato in grado di ricostruire ritratti digitali in movimento, chiamati stime di posa, degli individui presenti nella stanza.

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Questo metodo ha permesso di ottenere ritratti in 2,5D considerando 24 punti vettoriali, con una versione migliorata che arriva alla ricostruzione completa del corpo in 3D con il tracciamento di migliaia di punti vettoriali.

Nel contesto del cyber spionaggio, gli esperimenti condotti dai ricercatori dell’Università di Pittsburgh hanno dimostrato come i segnali Wi-Fi possano essere utilizzati per raccogliere informazioni dettagliate sul comportamento umano all’interno di un ambiente chiuso.

Per condurre l’esperimento, i ricercatori hanno utilizzato un algoritmo di intelligenza artificiale addestrato sui segnali di persone impegnate in varie attività note.

Questo algoritmo ha analizzato i segnali Wi-Fi provenienti da una stanza con router appropriati. I segnali Wi-Fi, come tutte le onde radio, subiscono leggere variazioni quando incontrano oggetti e persone.

Queste variazioni forniscono informazioni sulla forma e il movimento degli oggetti e delle persone.

L’algoritmo utilizzato dai ricercatori è stato in grado di utilizzare queste variazioni per ricostruire ritratti digitali in movimento, chiamati “stime di posa”, degli individui presenti nella stanza. Queste stime di posa rappresentano una sorta di “mappa” del movimento e della posizione di una persona all’interno di un ambiente.

Inizialmente, gli esperimenti hanno portato a ottenere stime di posa bidimensionali (2D) basate su 17 punti vettoriali del corpo, come testa, petto, ginocchia, gomiti e mani.

Tuttavia, l’ultimo esperimento ha offerto ritratti in 2,5D, considerando 24 punti vettoriali. Inoltre, è stata realizzata una versione migliorata dell’algoritmo che arriva alla ricostruzione completa del corpo in 3D con il tracciamento di migliaia di punti vettoriali.

Questi risultati dimostrano che il Wi-Fi può essere utilizzato come uno strumento potente per raccogliere informazioni dettagliate sul comportamento umano.

Tuttavia, sollevano anche importanti questioni relative alla privacy e alla sicurezza, poiché queste tecniche potrebbero essere utilizzate per scopi di spionaggio o sorveglianza senza il consenso o la conoscenza degli individui coinvolti.

L’Ecolocalizzazione e lo Studio dei Pipistrelli

La tecnologia utilizzata per questo studio si ispira alla natura, in particolare ai pipistrelli e alla loro capacità di ecolocalizzazione. Questa tecnica viene utilizzata dai pipistrelli per rilevare ostacoli e prede. Un comportamento simile è stato osservato nei segnali Wi-Fi quando incontrano oggetti o persone.

L’ecolocalizzazione è un processo utilizzato da alcune specie animali, come i pipistrelli, per navigare e trovare cibo in ambienti bui.

Questo processo implica l’emissione di suoni ad alta frequenza che rimbalzano sugli oggetti nell’ambiente circostante e ritornano all’animale sotto forma di echi.

Analizzando questi echi, l’animale può determinare la posizione e la distanza degli oggetti, permettendogli di muoversi con precisione e catturare prede anche in assenza di luce.

Nello studio condotto dall’Università di Pittsburgh, i ricercatori hanno preso ispirazione da questo fenomeno naturale per sviluppare un metodo di analisi dei segnali Wi-Fi.

Hanno osservato che, in modo simile ai suoni emessi dai pipistrelli, i segnali Wi-Fi subiscono variazioni quando incontrano oggetti o persone, fornendo informazioni sulla loro posizione e movimento.

Un esempio specifico di ecolocalizzazione nei pipistrelli è stato studiato in una ricerca pubblicata sulla rivista Current Biology. Questa ricerca riguardava una piccola specie di pipistrello con grandi orecchie, diffusa in tutto il Sud America, che è in grado di trovare insetti su foglie o rami utilizzando solo il suono.

Questo comportamento è stato replicato in laboratorio utilizzando sensori e sonar artificiali, dimostrando un cambiamento discernibile nell’eco quando un insetto era presente sulla foglia.

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Questi studi sull’ecolocalizzazione nei pipistrelli e sulla loro applicazione alla tecnologia Wi-Fi rappresentano un esempio di come la natura possa ispirare innovazioni tecnologiche. Tuttavia, come con tutte le tecnologie, è importante considerare le implicazioni etiche e di privacy associate al loro uso.

Wi-Fi Come Strumento di Spionaggio?

Nonostante le potenziali applicazioni positive, come il monitoraggio del benessere degli anziani o il controllo dell’esercizio fisico, esistono anche rischi legati all’uso improprio di questa tecnologia. Nel 2018, ricercatori dell’Università della California, Santa Barbara, hanno dimostrato che un gruppo di hacker ha sfruttato i segnali Wi-Fi per tracciare i movimenti delle persone all’interno di un’abitazione. Questo solleva interrogativi sulle possibili implicazioni della tecnologia e delle sue applicazioni.

In conclusione, mentre il Wi-Fi offre nuove opportunità per la raccolta di dati e il monitoraggio del comportamento umano, è fondamentale considerare attentamente le implicazioni per la privacy e la sicurezza.

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Autore

  • Francesco Polimeni è un esperto riconosciuto nel campo del Technical Surveillance Counter Measures (TSCM), con oltre trent'anni di esperienza nel settore della sicurezza e del controspionaggio.

    Dopo una carriera come agente della Polizia di Stato, ha fondato Polinet S.r.l. a Roma, un'azienda leader nelle bonifiche elettroniche e nella vendita di dispositivi di sorveglianza.

    Dal 2001 è Amministratore Unico della Polinet S.r.l., tra le società leader in Italia esperte in tecnologie di Controsorveglianza e Anti Intercettazioni.

    La sua specializzazione include la bonifica di microspie in ambienti privati e professionali, nonché la rimozione di localizzatori GPS nascosti nei veicoli.

    Polimeni è anche un volto noto nei media italiani, avendo partecipato a numerose trasmissioni televisive di rilievo come "Porta a Porta" e "Matrix", dove è spesso invitato come esperto per discutere di tematiche legate alla sicurezza delle informazioni e al controspionaggio.

    La sua attività non si limita alla capitale; infatti, offre i suoi servizi di bonifica in tutta Italia, mantenendo un alto livello di riservatezza e professionalità in ogni intervento.

    Francesco Polimeni è iscritto al Ruolo Periti ed Esperti dalla C.C.I.A.A. di Roma al numero *** RM-2368 *** quale "Esperto in Sistemi di Prevenzione del Crimine".

    Competenze chiave:

    - Bonifiche elettroniche e rimozione di dispositivi di sorveglianza

    - Consulenze tecniche per la prevenzione del crimine

    - Utilizzo di tecnologie avanzate per il rilevamento di localizzatori GPS

    - Esperienza pluriennale nel settore TSCM e controspionaggio

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