Telecamera auto, installarla in strada per scoprire chi danneggia l’auto non è reato

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Telecamera auto per atti vandalici. A servirsene una donna la cui automobile era stata diverse volte danneggiata. Non è passata la tesi del coinquilino sulla violazione della privacy

Telecamera auto. Da ora è possibile installare una telecamera auto che riprende la propria automobile, in sosta sulla pubblica strada, per identificare l’autore di continui atti vandalici e danneggiamenti.

Ogni cittadino può usare una telecamera auto contro gli atti vandalici da posizionare per la videosorveglianza, configurato in modo tale che i filmati inutili siano cancellati ogni 24 ore.

Per la Cassazione (sentenza 27223) la scelta della privata cittadina è legittima.

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Al contrario è ingiustificato il ricorso del coinquilino, che reclamava la lesione della sua privacy, per motivi futili, come quella di preservare una vecchia auto, parcheggiata dalla proprietaria di fronte alla propria abitazione per anni.

Il rispetto della vita privata e familiare

La Corte di cassazione dubita, per prima cosa, che la telecamera auto riprendesse la porta di entrata del vicino, per negare poi che la giustificazione che aveva spinto la signora ad adottare l’iniziativa fosse futile.

La telecamera aveva, infatti, permesso di identificare e denunciare il responsabile degli atti vandalici e delle minacce subìte dalla donna in passato.

Il vicino aveva reclamato la violazione del diritto fondamentale alla vita privata e personale, affermato dall’articolo 8 della Convenzione europea dei diritto dell’Uomo e la violazione del Codice della privacy, anche perchè l’artefice dell’illecito era già stato scoperto senza che l’impianto fosse rimosso.

Ad avviso del ricorrente l’automobile era rimasta parcheggiata per anni davanti casa, solo per attuare il pretesto per installare un sistema di videosorveglianza invadente nella vita privata di vicini e passanti, perché riprendeva la sua porta di entrata e la strada pubblica.

Non coerente, con il diritto Ue e con la giurisprudenza di Lussemburgo, anche il trattamento dei dati raccolti senza il consenso dei diretti interessati.

I discordanti interessi in gioco

Non ci sarebbe stato dunque una giusta valutazione dei contrapposti interessi in gioco.

Chiara la differenza tra le violazione del diritto alla riservatezza ed il bisogno di impedire piccoli graffi su un’autovettura vecchia parcheggiata in strada.

Per concludere il sistema di videosorveglianza non era neanche ben segnalato.

Ma per i giudici di legittimità, le contrastanti necessità sono garantite in modo adeguato.

La porta di casa del coinquilino non era ripresa, evitando in questo modo l’interferenza nella sua sfera privata, mentre lui stesso ammetteva che la telecamera era stata utile a identificare il responsabile dei danneggiamenti.

Per i giudici perciò è stata legittima l’installazione, segnalata, della telecamera, quanto meno per il periodo utile a trovare l’autore degli atti vandalici.

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Autore

  • Francesco Polimeni è un esperto riconosciuto nel campo del Technical Surveillance Counter Measures (TSCM), con oltre trent'anni di esperienza nel settore della sicurezza e del controspionaggio.

    Dopo una carriera come agente della Polizia di Stato, ha fondato Polinet S.r.l. a Roma, un'azienda leader nelle bonifiche elettroniche e nella vendita di dispositivi di sorveglianza.

    Dal 2001 è Amministratore Unico della Polinet S.r.l., tra le società leader in Italia esperte in tecnologie di Controsorveglianza e Anti Intercettazioni.

    La sua specializzazione include la bonifica di microspie in ambienti privati e professionali, nonché la rimozione di localizzatori GPS nascosti nei veicoli.

    Polimeni è anche un volto noto nei media italiani, avendo partecipato a numerose trasmissioni televisive di rilievo come "Porta a Porta" e "Matrix", dove è spesso invitato come esperto per discutere di tematiche legate alla sicurezza delle informazioni e al controspionaggio.

    La sua attività non si limita alla capitale; infatti, offre i suoi servizi di bonifica in tutta Italia, mantenendo un alto livello di riservatezza e professionalità in ogni intervento.

    Francesco Polimeni è iscritto al Ruolo Periti ed Esperti dalla C.C.I.A.A. di Roma al numero *** RM-2368 *** quale "Esperto in Sistemi di Prevenzione del Crimine".

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    - Esperienza pluriennale nel settore TSCM e controspionaggio

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