Molte app gratuite, simili a quelle che trasformano i smartphone in lampadine tascabili, servono per spiare gli utenti secondo gli esperti.
Servirebbero, infatti, per spiare informazioni nei propri contatti, i messaggi e la posizione del telefono, per poi cederle ad agenzie pubblicitarie o di marketing.
Milioni di persone vengono spiate ogni giorno dai loro smartphone grazie a molte applicazioni gratuite che si sono installati sui propri telefoni.
Sono i guru della sicurezza a dirlo agli utenti, del lato negativo di queste applicazioni, specialmente quelle usate per modificare e spiare lo smartphone in una torcia per poter vedere in caso di buio.
Queste applicazioni memorizzerebbero, infatti, dati e informazioni personali, per esempio i contatti della rubrica, il testo dei messaggi e la posizione del telefono cellulare.
Le informazioni sottratte vengono poi cedute ad aziende di marketing per monitorare le vostre abitudini di acquisto.
Si sospetta, inoltre, che bande di criminali, hacker e ladri di identità abbiano generato delle applicazioni-torcia gratuite per rubare dati sensibili sui compratori, che potrebbero sfruttare anche per accedere ai loro account bancari.
Le più conosciute applicazioni per spiare di Android che modificano gli smartphone in torcia sono state utilizzate da decine di milioni di persone, ed includono le app “Super-Bright LED Flashlight”, “Brightest Flashlight Free” e “Tiny Flashlight+LED”.
Sono molto pochi gli utenti che se ne accorgono che le suddette applicazioni hanno attitudini che vanno oltre l’accendere la torcia dello smartphone.
Nelle condizioni contrattuali delle applicazioni viene difatti indicato che saranno ricavati dati per essere poi ceduti a terzi.
Gary Miliefsky, ideatore della firma cybersicura SnoopyWall, ha dichiarato: “Siamo oramai tutti vittime, scaricando molte applicazioni nei nostri telefoni e tablet che svolgono molto di più riguardo al servizio che offrono.
Abbiamo scoperchiato la pentola per gli sciacalli online, i cybercrime e spioni, e tutto a causa delle applicazioni di cui ci fidiamo stupidamente.”
I professionisti della Cyber Security affermano che dovremmo sempre tenere a mente che se una applicazione è gratuita, un motivo c’è, probabilmente i creatori hanno come obiettivo la vendita dei dati sensibili dei loro clienti.
Il quesito non si pone se la torcia è già inclusa come applicazione negli iPhone della Apple.
Sono tanti ora a chiedere più sicurezza e leggi più severe per la distribuzione di queste applicazioni, specie negli Stati Uniti e Inghilterra.
Proviene dai reparti della Polizia di Stato. Dal 2001 e’ Amministratore Unico della Polinet S.r.l leader in Italia in tecnologie di Contro Sorveglianza e Anti Intercettazioni. E’ iscritto al Ruolo Periti ed Esperti dalla C.C.I.A.A . di Roma al numero RM-2368 quale “Esperto in Sistemi di Prevenzione del Crimine”