La sicurezza informatica è sempre stata un gioco del gatto col topo tra i “buoni” e i “cattivi”. Con l’aumentare dell’uso dell’intelligenza artificiale (IA), inclusi i nuovi modelli come l’IA generativa, questa sfida continua si è intensificata, evidenziando come l’IA possa diventare la “regina” capace di inclinare la bilancia a favore di chi la utilizza più efficacemente.
Come cambierà il mondo con l’intelligenza artificiale?
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Gli attacchi informatici sono più sofisticati che mai
I malintenzionati hanno rapidamente trovato modi per incorporare l’IA generativa nelle loro attività, elevando il phishing a nuovi livelli di sottigliezza e precisione. Scenari come DarkGPT e FraudGPT dimostrano come l’IA possa essere sfruttata per fini nefasti, facilitando attacchi ransomware devastanti e l’accesso a informazioni sensibili con una facilità senza precedenti.
Tuttavia, c’è anche un lato positivo: le stesse capacità dell’IA generativa possono essere utilizzate dalle imprese per rafforzare le loro difese.
Il contesto è fondamentale per sfruttare l’IA in modo responsabile, fornendo le risorse necessarie per evitare attacchi e rispondere efficacemente alle minacce. Questo approccio consente ai professionisti della sicurezza di comprendere meglio la natura degli attacchi e di agire di conseguenza.
L’IA generativa non solo aiuta a prendere decisioni migliori e più rapide, ma riduce anche il lavoro manuale necessario per monitorare l’ambiente tecnologico e identificare potenziali minacce.
Vedere l’intero quadro diventa possibile analizzando dati da sistemi multipli, offrendo una comprensione più profonda e dettagliata delle situazioni di sicurezza.
C’è motivo di ottimismo
Proprio come la società si è adattata all’uso delle automobili, possiamo adattarci all’uso dell’IA, mitigando i rischi attraverso funzionalità di sicurezza avanzate e regolamentazioni. Utilizzando l’IA, e in particolare l’IA generativa, per rafforzare la postura di sicurezza complessiva, i “buoni” possono migliorare la loro capacità di tenere a bada i “cattivi”.
Sull’autore:
Mandy Andress è il Chief Information Security Officer presso Elastic, azienda leader nelle soluzioni basate sulla ricerca, con oltre 25 anni di esperienza nella gestione del rischio informativo e nella sicurezza. Mandy ha conseguito un JD presso la Western New England University, un Master in Management Information Systems presso la Texas A&M University e un B.B.A in Contabilità presso la Texas A&M University. Mandy è un CISSP, CPA e membro del Texas Bar.