Radar Nebo-U 100 Milioni di Dollari, Annientato da Droni Ucraini

radar Nebo-U
Un Colpo Strategico al Radar Nebo-U Sette droni kamikaze sono stati impiegati per annientare uno dei più importanti sistemi radar dell’esercito russo, il Nebo-U. La notizia, proveniente da fonti ucraine, se verificata, rappresenterebbe un significativo vantaggio per le truppe guidate dal presidente Zelensky. Il Nebo-U, noto per il suo ampio raggio d’azione, era posizionato a Bryansk, ben oltre il confine nord-orientale dell’Ucraina. Danni e Consequenze sul Radar Nebo-U Stando a quanto riportato dal Kyiv Independent, il sistema radar non è più operativo e sembra esser stato ridotto a uno “scolapasta” in seguito all’attacco. Questo episodio non è isolato; un altro radar era stato precedentemente distrutto nella regione russa di Belgorod. Il costo di un sistema radar come il Nebo-U, fino a 100 milioni di dollari, sottolinea l’importanza e l’entità del danno economico inflitto. Impatto Operativo Il… Continua a leggere

La Russia testa un missile balistico con capacità nucleare che Putin definisce il migliore al mondo

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Contenuto Oggi la Russia ha dichiarato di aver condotto un primo lancio di prova del suo missile balistico intercontinentale Sarmat. “Il nuovo missile balistico ha le più alte caratteristiche tattiche e tecniche ed è in grado di superare tutti i moderni mezzi di difesa antimissilistica. Le forze armate russe inizieranno ad avere in carico il nuovo missile per effettuare una simulazione guerra nucleare “nell’autunno di quest’anno” una volta completati i test, ha affermato mercoledì Dmitry Rogozin, capo dell’agenzia spaziale Roscosmos. Oggi la Russia ha dichiarato di aver condotto un primo lancio di prova del suo missile balistico intercontinentale Sarmat. — Missile balistico per una nuova e tanto attesa aggiunta all’arsenale nucleare Russo che, secondo il presidente Vladimir Putin, farà fermare e riflettere i nemici di Mosca. <p class="has-white-color… Continua a leggere

Spionaggio dell’Est sbarca a Roma

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Spionaggio elettronico – “Nesti Vako” ex capo della sezione spionaggio della polizia segreta albanese incontra Francesco Polimeni negli uffici della Polinet S.r.l Spionaggio Est. Nesti Vako, l’uomo che per 25 anni ha guidato e diretto la sezione tecnologica di spionaggio elettronico ed intelligence della polizia segreta albanese nel periodo della guerra fredda. All’apparenza non dimostra più di 70 anni. Ben vestito e con un atteggiamento sincero, capelli bianchi, dà l’impressione del professore di liceo in pensione. In realtà, Nesti Vako è stato probabilmente il capo della sezione tecnica della polizia segreta Albanese più importante nel periodo della dittatura comunista di Enver Hoxha. Alcuni dei suoi amici e colleghi lo hanno aiutato ed hanno contribuito in gran parte alla realizzazione dei 750.000 bunker ordinati dal dittatore “paranoico” Hoxha nel periodo della guerra fredda. Vako è stato per 25 anni il capo… Continua a leggere

È scoppiata la Guerra fredda digitale: basta un pc per dare vita alla “rivolta delle macchine”

Sull’enfasi non hanno risparmiato di sicuro. E più ansiogeni di così non potevano essere. Michael McCaul, congressista repubblicano del Texas presidente dell’Homeland Security Committee della Camera dei rappresentanti, ha paragonato le vulnerabilità tecnologiche a livello informatico (foto Ansa) delle infrastrutture degli Stati Uniti a quelle del sistema generale della sicurezza prima dell’11 settembre. Gli Stati Uniti sarebbero attualmente esposti ai pericoli del “jihad elettronico” annunciato l’anno scorso da Al Qaeda tanto quanto erano esposti alle aggressioni nei loro cieli e sul loro territorio che si materializzarono nel 2001. Continua a leggere