Introduzione alla Polizia Predittiva
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Giove è il nome del nuovo sistema di polizia predittiva che il Ministero dell’Interno italiano sta considerando per implementare in tutte le questure del paese. Questo software promette di prevedere dove e quando è probabile che si verifichino certi tipi di reati, basandosi sui dati storici. L’obiettivo è prevenire e reprimere i reati di maggiore impatto sociale. Tuttavia, ci sono dubbi sulla sua efficacia e sulla sua tendenza a operare su pregiudizi.
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Il Funzionamento di Giove
Giove è un sistema di elaborazione e analisi automatizzata che assiste le attività di polizia. È un software basato su un algoritmo di intelligenza artificiale che utilizza i dati delle forze dell’ordine relativi ai reati per cercare di prevedere dove e quando potrebbero verificarsi reati simili. Questo sistema è stato sviluppato nel 2020 dal Dipartimento di Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno, basandosi sul software KeyCrime, che era stato sperimentato dalla questura di Milano a partire dal 2008.
Polizia predittiva. Analisi dei Dati e Collegamento dei Crimini
Giove e KeyCrime dovrebbero essere in grado di analizzare migliaia di dati, come il luogo e l’ora dei reati, il modo in cui sono stati commessi, il comportamento e i mezzi utilizzati dai responsabili, e altro ancora. Questi dati vengono utilizzati per correlare diversi crimini e determinare quali sono stati commessi dalle stesse persone o dalla stessa persona. Questo processo è noto come “crime linking” o collegamento di crimini.
I Rischi e le Preoccupazioni
Nonostante le potenziali applicazioni, ci sono preoccupazioni riguardo all’uso di Giove. È difficile identificare con certezza modus operandi che possano collegare un reato a un altro senza il rischio di cadere in errori dovuti ai pregiudizi algoritmici. Inoltre, l’uso di un sistema come Giove potrebbe violare la privacy e le libertà personali degli individui. Per queste ragioni, il Garante della Privacy sta valutando se dare o meno il suo via libera all’utilizzo del sistema.
Domande Aperte
Ci sono ancora molte domande senza risposta riguardo a Giove. Non è chiaro quali dati vengono utilizzati per addestrare l’algoritmo, se le vittime di reati saranno obbligate a rispondere ai set di domande utilizzati per l’addestramento, e chi sarà responsabile del trattamento dei dati. Inoltre, non si sa se Giove sarà integrato con il sistema di riconoscimento facciale Sari, quali misure di sicurezza informatica saranno implementate, e se l’uso del sistema comporterà arresti preventivi o solo azioni dissuasive da parte delle forze dell’ordine.
Conclusione
Giove rappresenta un passo avanti nel campo della polizia predittiva in Italia, con la promessa di utilizzare l’intelligenza artificiale per prevenire e reprimere i reati. Tuttavia, le preoccupazioni riguardanti la privacy, i pregiudizi algoritmici e l’efficacia del sistema sottolineano la necessità di un attento esame e regolamentazione. Mentre attendiamo il parere del Garante della Privacy, rimangono molte domande senza risposta su come Giove sarà implementato e utilizzato. Il futuro della polizia predittiva in Italia, e in tutto il mondo, dipenderà da come queste domande saranno risolte.
Proviene dai reparti della Polizia di Stato. Dal 2001 e’ Amministratore Unico della Polinet S.r.l leader in Italia in tecnologie di Contro Sorveglianza e Anti Intercettazioni. E’ iscritto al Ruolo Periti ed Esperti dalla C.C.I.A.A . di Roma al numero RM-2368 quale “Esperto in Sistemi di Prevenzione del Crimine”