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L’Emergere della Sorveglianza Digitale sul Lavoro
Spiare i dipendenti. Nel contesto lavorativo svizzero, un fenomeno inquietante sta prendendo piede: l’uso crescente dell’intelligenza artificiale (IA) per spiare i dipendenti. Questa pratica, spesso sconosciuta ai lavoratori stessi, vede l’impiego di algoritmi per svolgere una varietà di funzioni. Questi algoritmi possono prendere decisioni preliminari sull’assunzione di nuovi collaboratori, assegnare compiti in modo automatico o pianificare percorsi di distribuzione efficienti per le aziende di logistica. Inoltre, controllano ogni aspetto del lavoro per spiare i dipendenti, dalle e-mail inviate alle telefonate, permettendo così di valutare la produttività individuale.
La Necessità di una Normativa
Di fronte a questa realtà, emerge la necessità di una legislazione specifica. Secondo un’analisi condotta dall’Università di San Gallo, è essenziale che in Svizzera si introducano leggi per regolamentare questo ambito. I dipendenti e i sindacati dovrebbero avere maggior voce in capitolo nell’uso degli algoritmi, noti come Sistemi Decisionali Automatizzati (Automated Decision Making Systems), una forma di intelligenza artificiale. È fondamentale che i lavoratori siano informati in modo trasparente sul funzionamento di questi algoritmi, comprendendo quali decisioni prendono e quali dati raccolgono e analizzano.
Verso un Futuro di Maggiore Trasparenza e Partecipazione
La consigliera nazionale Barbara Gysi sta prendendo iniziative per portare questa questione in parlamento. La sua visione è quella di un mondo del lavoro dove la digitalizzazione è accompagnata da una partecipazione democratica. La digitalizzazione offre opportunità, come l’automazione del lavoro monotono, ma è cruciale che i dipendenti siano coinvolti nelle decisioni che riguardano la riorganizzazione delle loro mansioni o la possibile eliminazione di posti di lavoro.
La Prospettiva Legale e la Protezione dei Dati
Isabelle Wildhaber, esperta di diritto privato e commerciale, sottolinea che il diritto del lavoro in Svizzera dovrebbe rimanere favorevole alle imprese, ma ciò non esclude la necessità di obblighi informativi e di consultazione nei confronti dei rappresentanti dei lavoratori. Le leggi europee sulla privacy offrono già una certa protezione, ma rimane il problema dell’applicazione delle norme. Quasi la metà dei dipendenti non è a conoscenza dei dati raccolti su di loro, rendendo ancora più importanti i rimedi legali collettivi.
In conclusione, mentre l’intelligenza artificiale e gli algoritmi stanno trasformando il mondo del lavoro, è fondamentale che i diritti e la privacy dei lavoratori siano salvaguardati attraverso una legislazione adeguata e una maggiore trasparenza.