Le tv che ti (spia) della Samsung stanno creando qualche polemica e il problema in questione è associato alla privacy
Tv che ti spia. Se invece di utilizzare il telecomando si usa la voce, infatti, ciò che la persona dice alla televisione può essere registrato e inviato a una ditta esterna.
”Se le frasi dette includono dati personali o sensibili – si legge – questi dati saranno tra quelli memorizzati e trasmessi a una società esterna per il motivo che si sta utilizzando il riconoscimento vocale”.
”Per offrire l’opzione del riconoscimento vocale, alcune funzioni vocali possono essere inviate, unitamente alle informazioni sul dispositivo inclusi gli identificativi, a un servizio esterno che converte il parlato in testo”, scrive la casa produttrice della tv che ti spia.
”Oltretutto, Samsung può registrare, e il dispositivo acquisire, i comandi vocali e i testi associati, in modo da offrire il servizio di riconoscimento vocale, valutarlo e migliorarlo”.
In pratica, l’azienda potrebbe registrare ciò che viene detto vicino alla tv che ti spia.
In modo da perfezionare il servizio, e per questo il fruitore viene avvisato che eventuali informazioni personali dichiarate potrebbero finire tra il parlato che viene raccolto e trasmesso a una società terza.
L’eventualità ha portato diversi siti online a palesare preoccupazioni sulla privacy.
Al punto da supporre un parallelismo con ‘1984’ di George Orwell dove si immagina la presenza in ogni appartamento di un televisore che riceve e trasmette, dando modo di vedere ciò che fanno gli abitanti.
A inquietare è anche l’identità della ditta esterna che intercetta le registrazioni e se il trasferimento dei dati è o meno a prova di hacker.
Proviene dai reparti della Polizia di Stato. Dal 2001 e’ Amministratore Unico della Polinet S.r.l leader in Italia in tecnologie di Contro Sorveglianza e Anti Intercettazioni. E’ iscritto al Ruolo Periti ed Esperti dalla C.C.I.A.A . di Roma al numero RM-2368 quale “Esperto in Sistemi di Prevenzione del Crimine”